domenica 15 marzo 2009
"Mizuchi" Di Kiyoshi Yamamoto
Mizuchi- Death Water
Giappone, 2006. Di Kiyoshi Yamamoto . Con Haruka Igawa, Mio Suzuki, Atsuro Watabe . Genere: Horror. Durata: 102’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
La giornalista Kyoko, divorziata e con un figlio, trova il cadavere di un suo amico professore, morto misteriosamente nella cui mano tiene uno strano biglietto che reca l’inquietante scritta “Non bere l’acqua dei morti”. Quando nelle stesse circostanze (apparente suicidio, occhi squartati) muore anche la liceale Misato, comincia ad indagare. Ma le cose non sono poi così semplici…
Chi è un po’ ingenuo e non sa quasi nulla di cinema asiatico arriverà ad esclamare che gli horror orientali sono tutti uguali, con la solita donnina ammazzata brutalmente che si tramuta in spettro opaco con qualche problema di capelli. Fategli vedere questo film e cambierà idea. “Mizuchi” è la rinascita della new-wave horror giapponese, che ormai elimina i tòpos del cinema horror giapponese, sottoponendosi a nuove introduzioni di terrore. La storia, come spesso accade negli horror, prende radici da un elemento di tipo folkloristico-shintoista (l’acqua dei morti), per poi, però, diapanarsi in una bellissima e complicatissima trama tutta a scatole cinesi, con svolte, colpi di scena, portando lo spettatore ad una schizofrenia inarrivabile. Scene improvvise di splatter e sangue che schizza. Non mancano gli spaventi e la tensione, sempre morbosa, concentrata in una indagine coinvolgente. Il regista, che si ricorda per opere come “Onryou” ha sempre amato sperimentare con i fantasmi à la Ju-On, ma qui li elimina completamente, in favore ad un’atmosfera incredibile e alla concezione del non-detto che ricorda la follia di “Suicide Club”. Completamente insani gli ultimi dieci minuti, dove la rivelazione non si svela in favore di una pazzia inesprimibile che colpisce anche la protagonista. Consigliato horror dai controcoglioni.
EROTISMO: 0/5. No. Anche se la protagonista del film è davvero un bel vedere ^_^.
VIOLENZA: 2/5. Diversi schock emotivi improvvisi e un bel paio di invenzioni splatter, quasi tutte riguardanti gli occhi (aaaaargh!): occhi puntellati da spilli, penne etc. diversi suicidi. Una testa mozzata. Sangue che schizza.
HUMOR: 0/5 No.
SENTIMENTO: 1/5. giusto qualche intrigo amoroso, ma dai risvolti horror ovviamente.
ORIGINALITA’: 5/5 finalmente un horror nuovo e originale, privo dei soliti rimandi ai topòs orientali. Zero spettri dai capelli lunghi e zero dejà vu per una storia interessantissima e paurosa dai risvolti folkloristici
VOTO: 9
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento