mercoledì 18 marzo 2009
La Saga "All Night Long"
All Night Long
Giappone, 1992. Di Katsuya Matsumura. Con Tsunoda Eisuke, Ietomi Yôji, 'Third' Nagashima, Ogawa Makoto. Genere: Thriller. Durata: 90’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
Tre ragazzi assistono ad un tremendo accoltellamento di un maniaco nei confronti di una ragazza che aveva tentato di stuprare. Questo episodio sconvolgerà la loro vita fino a che, quando scoprono che una loro cara amica è stata violentata da alcuni delinquenti, decidono di vendicare la ragazza rintracciando i criminali per poi farli fuori uno dopo l’altro…
“All Night Long” è un’interessante serie di thriller- horror nipponici dedicati al mondo degli “otaku”: ovvero i nerd (sfigati) orientali che passano le loro giornate tra videogiochi e studio. I tre film della serie, però, si concentrano sul lato oscuro di questi ragazzi che esplode nel momento in cui una tragedia o un’ossessione li colpisce. Il primo “All Night Long” è la prima vera esplosione del mercato thriller giapponese underground (dopo i clamorosi “Guinea Pig”) e colpisce nonostante non contenga neanche una scena troppo esplicita (ad esclusione della mano trafitta dal coltello con spruzzo impazzito di sangue) e che gran parte delle scene violente siano relegate tutte nell’ultimo quarto d’ora. “All Night Long” è il vizio del cinema horror: così incline al realismo, da coinvolgere completamente, sino ad un finale letteralmente spiazzante. Una buona prova su cui si fonderà mezzo cinema thriller-horror underground. Resta solo una questione: mi domando come faccia uno dei tre ragazzi (il più brutto tra l’altro: obeso, brufoloso e dal naso storto) ad essere sempre circondato da ragazze gnocche e consenzienti…i misteri della vita (8)
All Night Long 2: Atrocity
Giappone, 1994. Di Katsuya Matsumura. Con Endo Masashi, Kadomatsu Kanori, Takahashi Masahito, Okubo Takamitsu. Genere: Thriller. Durata: 88’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
Shinici passa le sue vacanze estive rinchiuso in camera a costruire modellini di anime. Quando inizia a diventare la vittima preferita di un gruppo di bulli una tragedia inizia a scoppiare, portando sanguinose e nefaste conseguenze…
Il sequel non va di pari passo con il primo. Il capitolo precedente era caratterizzato da una storia confusa, ma possedeva comunque un fascino intelligente e sapeva coinvolgere alla perfezione, tantochè ormai è diventato un vero e proprio cult tra gli appassionati di cinema d’exploitation. “Atrocity” nasce dal nulla e, nonostante, sia ancora più crudele e cruento di “All Night Long” delude su tutti i fronti, proponendo una storia ad alto tasso di emoglobina, ma soporifera, noiossissima, lenta. Non mancano le trovate geniali, ovvio, ma in confronto al primo non è neanche l’ombra. Il minore della trilogia. (6)
All Night Long 3: Final Chapter
Giappone, 1996. Di Katusya Matsumura. Con Kitagawa Yuji, Kadomatsu Kanori, Taguchi Tomorowo, Kawamata Hideki. Genere: Thriller. Durata: 88’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni
Un uomo che passa il tempo a pulire un piccolo albergo gremito di mosche inizia a ravanare nella spazzatura di una ragazza, rubandole i rifiuti e catalogandoli. Questa macabra ossessione si tramuterà in vera e propria follia…
Dopo un deludente “Atrocity”, Matsumura torna a completare la trilogia “All Night Long” con un episodio davvero riuscito. Dopo la difesa per la donna e la difesa dai bulli, Matsumura pone il fulcro centrale di “Final Chapter” nell’ossessione. L’ossessione per una donna, che non deve essere per forza amata. Un film estremo, il più estremo dell’intera saga. L’amore più puro trasmesso nel modo più tragico e forzato. Parte confuso ed insensato, per poi esplodere nella follia più macabra e irreale, coinvolgendo, disgustando, spiazzando. Il migliore capitolo della saga. Malato, dolente, difficilissimo. Chissà perché l’hanno parecchio sottovalutato all’epoca. L’insanità mentale portata all’enfasi (8)
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