Katasumi/ 4444444444 (Cortometraggi)
Giappone, 1998. Di Takashi Shimizu. Con Takako Fuji, Ayako Omura, Kanna Kashima, Kazushi Ando, Daiki Sawada. Genere: Cortometraggi- Horror. Durata: 3’ (cadauno)
Katasumi: Due ragazze che stanno dando da mangiare ai conigli della scuola, vengono sorprese dalla presenza di una donna-spettro che trasforma in zombie una delle due.
4444444444: Un ragazzo trova un cellulare per terra che continua a squillare. Risponde alla chiamata, ma sente solo miagolii di gatti. Si volta e vede un bambino, Toshio, che vomita una sostanza nera
Due i cortometraggi introduttivi, che ispireranno i due episodi televisivi di Ju-On (soprattutto il primo): non c’è spiegazione nella trama, niente negli eventi. Questi due piccoli film sono solo pretesti per fare arte e per mostrare il talento di uno Shimizu che è in grado di creare le atmosfere giuste al momento giusto. Il secondo episodio si tinge soprattutto di commedia, il primo, più incline all’horror è tutta via meno riuscito del suo piccolo collega. (7.5). (8)
Ju-On: The Curse
Giappone, 2000. Di Takashi Shimizu. Con Chiyaki Kuriyama, Yurei Yanagi, Takako Fuji, Takashi Matsuyama, Hitomi Miwa. Genere: Horror. Durata: 70’
Una casa nella periferia di Tokyo, che fu teatro di un omicidio, uccide chiunque ne metta piede. Le vittime predestinate sono il professore Kobayashi, che va a far visita a Toshio, uno studente troppo assente, una famiglia appena trasferita nella casa macabra (tra cui anche la fidanzata del figlio maggiore). Intanto Kyoko, una donna con poteri soprannaturali, riceve la richiesta del fratello immobiliare di controllare la casa del terrore, che sembra non attiri i clienti…
Il debutto di Takashi Shimizu nel campo del lungometraggio (uscito in homevideo), mostra già un talento visivo non indifferente. È un film breve, scandito, come il successivo film e la versione cinematografica, in episodi, caratterizzato dai classici schock visivi di Shimizu, che adatta bene al suo estro creativo. Incredibilmente c’è il sangue, elemento che non farà di certo parte della versione cinematografica di “Ju-On”. Un buon film, un piccolo cult che merita di essere rivisto. Con “Ju-On: The Curse 2” è presente doppiato in italiano all’edizione speciale due dischi di “Ju-On: The Grudge” (8.5)
Ju-On: The Curse 2
Giappone, 2000. Di Takashi Shimizu. Con Takako Fuji, Taro Suwa, Takashi Matsuyama, Ryota Koyama, Yuuko Daike, Kaori Fuji. Genere: Horror. Durata: 76’
La maledizione si concentra sulla Kyoko del primo film e sulla sua famiglia. Una nuova famiglia va a vivere nella casa maledetta: una coppia sposata, di cui la moglie verrà posseduta dallo spirito di Kayako e ucciderà il marito. Il fratello di Kyoko scopre che si è trasferito con il figlio in un appartamento maledetto, sotto consiglio della sorella, i tre si trasferiscono dai genitori. Ma ben presto un’ondata di follia e orrore colpirà tutti loro…
Interessante sequel uscito anch’esso in homevideo, dove Takashi Shimizu riproduce fedelmente e integralmente gli episodi di Kyoko (allungato rispetto a quello del precedente film) e di Kobayashi, episodi che seppur già visti, servono alla completa comprensione di questo secondo film e quindi necessari per tutti coloro che non hanno visto il primo “Ju-On”. La trama è molto più lineare del precedente “Ju-On” e possiede le carte in regola per divenire un piccolo cult del cinema d’orrore. Oltre ai soliti flash-visivi, alle sfasature temporali e a scene completamente interpretabili, Shimizu offre più dettagli riguardanti l’omicidio incriminante: quello di una follia gelosa che spinse Takeo ad uccidere la moglie Kayako. Indimenticabile la scena della scuola, dove lo spirito di Kayako si sdoppia, si triplica, fino a diventare infinito: una delle più spaventose sequenze mai realizzate nell’intera saga “Ju-On” (9)
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