Blue Spring
Giappone, 2001. Di Toyoda Toshiaki. Con Matsuda Ryuhei, Arai Hirofumi, Takaoka Sousuke, Oshiba Yusuke, Yamazaki Yuta, Oshinari Shûgo, Tsukamoto Takashi, Eita, Onimaru, Kee, Koizumi Kyôko. Genere: Drammatico. Durata: 83’.
In un liceo con preponderanza maschile, i ragazzi si ritrovano sul tetto della scuola per compiere delle prove di coraggio, tra cui la celeberrima prova del battere le mani più volte appeso al parapetto del balcone, in modo da diventare “il capo” dell’istituto…
Rabbia giovanile abbinata alla poesia. “Blue Spring” è un vero e proprio urlo generazionale alla libertà e alla voglia di esprimersi. Elemento chiave del film è senza dubbio la primavera, metafora della rinascita incarnata nei fiori che i giovani accudiscono nel giardino della scuola, con l’aiuto di un saggio giardiniere nano. In questo film Toshiaki mostra la doppia faccia dei giovani: c’è ancora quell’anima disposta ad emozionarsi per poco, ma anche quel nuovo volto di rabbia e oppressione. La scuola viene rappresentata come una vasca piena di squali dove le lezioni non hanno importanza e i professori sono ridicolizzati. È un luogo dove sopravvivere, mangiando gli altri per non essere mangiati. In questo marasma, dove scappa qualche omicidio, resta invariata l’amicizia, ancora di salvezza per nuovi uomini con grandi speranze.
Inutile dire che “Blue Spring” è un capolavoro che non tratta la solita guerra tra bande priva di senso (impressione invece data da uno degli ultimi film di Miike “Crows Zero), ma è una vera e propria lirica interessata all’amore, alla forza d’animo. Girato sublimemente con una regia da urlo e degli attori da oscar, altro che i vari Mel Gibson! Ryuhei Matsuda meriterebbe 10 palme d’oro a Cannes, un orso d’oro a Berlino e quattro oscar. E la musica! Dio Mio! Impossibile rimanere impassibili a quei canti indie-rock dalla forza graffiante. Così viva e letale. Capolavoro senza tempo.
LA CITAZIONE: Un fiore nasce per sbocciare, non per appassire
LA SCENA INDIMENTICABILE: sono parecchie le scene indimenticabili di questo film. Una di queste è quella che vi ho proposto anche nella foto, quando alcuni ragazzi fissano le pareti della scuola completamente dipinte di nero in un attimo di silenzio, per poi ritornare bianche con l’avvio della musica. Bellissima anche la scena in cui il protagonista sale le scale di corsa per raggiungere l’amico e si ha uno stacco su un fiore che sboccia.
SE VI PIACE GUARDATE ANCHE… All About Lily Chou Chou, Crows Zero
EROTISMO 0/5- essendo il film centrato essenzialmente su adolescenti di sesso maschile cosa vi aspettavate?
VIOLENZA 4/5- massiccia, ma metaforica e spesso fuori campo. Bastonate con mazze da baseball, coltelli e un brutto colpo sulle parti basse, per non parlare di quella semplice mossa in grado di spaccare il naso ad una persona
HUMOR 0/5
SENTIMENTO 3/5- ciò che caratterizza questo film rispetto ad altri capitoli cinematografici nipponici sulla lotta tra bande scolastiche è proprio la grande capacità di emozionare e commuovere. Magnifico.
ORIGINALITA’ 5/5- la regia merita 11, la musica 11, gli attori 11, la fotografia 11. un film ricco di invenzioni registiche da togliere il fiato. Se la trama faceva pensare a qualcosa di banale, il regista è riuscito a rendere il tutto molto più originale di quanto sembri!
VOTO: 10+
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