domenica 15 marzo 2009

Il Cinema Erotico




Lies-Bugie

Corea Del Sud, 1999. Di Jang Sun-Woo. Con Lee Sang Hyun, Kim Tae Yeon, Jeon Hye Jin, Choi Hyun Joo, Han Kwon Taek, Kwon Hyuk Poong, Jung Myung Keum, Shin Min Soo, Cho Young Sun, Ahn Mi Kyung. Genere: Erotico. Durata: 100’. Vietato Ai Minori Di 18 Anni.
Una ragazza adolescente comincia a frequentare uno scultore quarantenne già sposato, di cui è innamorata anche la sua migliore amica. La loro è una relazione violenta e feroce: dalle relazioni sessuali più convenzionali si passa ai bastoni, in un sadomasochismo al limite dell’estremo. Alla fine si separano: la moglie di lui, che era a Parigi, sospetta in una relazione extraconiugale, lui le dice bugie
PICCHIA PIU’ FORTE NON RIESCO A SENTIRTI! Grottesca parata del sesso diseducativo e violento. Jang Sun-Woo dei tempi d’oro (si affloscierà in seguito, con un brutto “Resurrection”, che plagia Matrix) gira un’opera fredda e sospesa, che al festival del cinema di Venezia suscitò uno scandalo pazzesco. Tratto da uno scandaloso romanzo coreano, il cui autore è finito in carcere per oscenità in luogo pubblico. Il film non vuole essere crudele, insensato, illogico, estremo: vuole semplicemente mostrare quanto si possa fare per poter sentire l’amore del partner (suggerita la inquietante scena in cui la ragazza si nutre delle feci dell’amato). Uscito in VHS, doppiato in Italiano. Non so se esiste una versione DVD italiana del film. (8)

Acqua Tiepida Sotto Un Ponte Rosso
Giappone, 2001. Di Shoei Imamura. Con Koji Yakusho, Mitsuko Baisho, Mansaku Fuwa, Misa Shimizu. Genere: Drammatico. Durata: 115’.
Un uomo, divorziato e disoccupato, sente da un amico dell’esistenza di un buddha d’oro da lui nascosto in una casa che sorge su un ponte rosso. Il valore inestimabile di quel buddha risolverebbe tutti i suoi problemi, così si dirige su quel ponte rosso, dove incontra la bellissima Saeko, una donna con un alto concentrato d’acqua che espelle letteralmente veri e propri geyser durante un accoppiamento sessuale o quando trasgredisce una legge. L’uomo scopre che la casa dove è nascosto il buddha è proprio quella di Saeko, i cui flussi d’acqua sono fertili e riuniscono frotte di pesci
Il talento visivo di Shoei Imamura, grande maestro del cinema, è qui messo al massimo in una storia dalle forti pulsioni erotiche senza essere volgare o troppo esplicito. Le scene di sesso, con i violenti getti d’acqua da parte di una donna che di acqua ne ha troppa, sono di quanto più originale il cinema erotico ci abbia mai offerto: sensazionale anche la narrazione, tra commedia, fantastico, sessuale. Imamura gioca tutte le sue carte e crea il suo film più bello. Un capolavoro del cinema erotico dei primi del ‘2000. Una grottesca e fiabesca riflessione ottimista sulla fertilità femminile. Da vedere assolutamente. (10)


Ambiguous
Giappone, 2003. Di Ueno Toshiya. Con Hidehisa Ebata, Murayama Noriko, Sasaki Nikki, Aiyama Minami, Kurauchi Akio. Durata: 78’. Genere: Erotico. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
Cinque persone, di età diverse, vogliono suicidarsi. Si ritrovano sulla chat di un suicide club, per trovarsi in una casa, dove passeranno le ultime ore prima del grande suicidio di massa. Iniziano a toccarsi, fanno l’amore…e ritrovano il piacere della vita
Piccolo film di seduzione erotica per disperazione vitale. Quando si è sull’orlo del suicidio, quando se ne ha abbastanza della vita, non c’è niente di meglio di una bella scopata per riscoprire che il mondo è pieno di bellezza. Per una volta la carne diventa la salvezza dell’uomo, la nascita della scoperta della vita. Doppiosenso necrofilo. Bello, sensuale, freddo, dolente: un piccolo film del genere pinku-eiga che ammalia e seduce. Da vedere (9)

L’Impero Dei Sensi
Giappone, 1976. Di Nagisa Oshima. Con Eiko Matsuda, Tatsuya Fuji. Genere: Erotico. Durata: 106’. Vietato Ai Minori Di 18 Anni.
Da un fatto di cronaca: Sada è la cameriera di Kichi, già sposato. Presto tra i due, però, si accende una violenta passione erotica, così ossessiva e inquietante, da non escludere nessun gioco erotico. Fino a quando l’ossessione non porta al capolinea e dopo una pratica piuttosto spinta lui perderà la vita e lei si terrà il suo fallo…
Considerato da molti come il capolavoro del cinema erotico giapponese, “L’impero Dei Sensi” è senzadubbio il film erotico orientale più conosciuto in occidente. Scandalizzò all’epoca per le massicce scene di nudo, che ricoprono l’80% del film. In italia in origine uscì tagliato nelle scene più nude ed esplicite (compresa quella che passò alla storia: l’uovo inserito nella vagina di Sada), ma è ora facilmente rintracciabile in versione integrale in DVD. Il film è di per sé bellissimo, diretto dalla mano felice (nessun doppio senso sessuale u.u) di Nagisa Oshima, creatore anche di un memorabile “Tabu”. La recitazione e la regia mettono i brividi, per non parlare delle scene di sesso: così realistiche, originali ed eccitanti. Scenografie superbe. Se non è il capolavoro del cinema erotico giapponese, sicuramente è il capolavoro di Oshima. (9)

Help Me Eros
Taiwan, 2007. Di Lee Khang-Shen. Con Lee Kang-sheng, Jane Liao, Dennis Nieh, Ivy Yi. Genere: Erotico. Durata: 100’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
Un uomo d’affari ricco di problemi e caduto in rovina, passa le giornate a fumare la droga che lui stesso coltiva, diviso tra il sesso telefonico con una amica che offre supporto ai potenziali suicidi e una donna obesa con la fissa sul cibo, sposata con un cuoco, via msn.
Lee Khan- Shen è l’attore feticcio del grande maestro del cinema taiwanese Tsai Ming Liang (a cui prossimamente dedicherò alcuni up), ma ha anche il vezzo della regia. Si nota fin da subito una certa assimilazione registica derivata da Ming Liang, quasi come se “Help Me Eros” appaia come un film manieristico e privo di una qual si voglia originalità. Errato: il film è originale con buone trovate e invenzioni visive (il finale, l’iperbolico pompino a testa in giù), ma è dal punto strutturale che delude: i silenzi ricordano troppo quelli del maestro, le inquadrature fisse ecc. Il tutto è spremuto con una buona dose di estremismo, che però Tsai aveva già anticipato con il bellissimo “Il Gusto Dell’Anguria”. Manieristico, derivativo, ma non per questo brutto. Indimenticabili alcune scene di rara bellezza. (7)

Glamorous Life Of Sachiko Hanai
Giappone, 2003. Di Meike Mitsuru. Con Hotaru Yukijiro, Ito Takeshi, Kuroda Emi. Genere: Commedia Erotica. Durata: 100’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
La prostituta Sachiko Hanai è completamente stupida e ritardata. Un giorno assiste ad un omicidio ad opera di un killer coreano, che le spara in testa. Il proiettile non la uccide, ma la renderà incredibilmente intelligente, forse anche troppo…
Incredibile e soprattutto divertentissimo film biricchino, dove politica, sesso, rock ‘n’roll e comicità si fondono in un unico miscuglio per portare ad un capolavoro del pinku eiga. Pieno di trovate geniali, come il fatto che Sachiko parli di filosofia ogni volta che raggiunge l’orgasmo oppure del dito masturbatore di Bush (!!!), o della possibile fine del mondo causata proprio da questa prostituta molto eccitata ed eccitante. Sachiko fatica a restare nuda e si lascia andare in scena porcelline, ma divertenti e riuscite. Memorabili la masturbazione in auto, ma anche l’inno americano cantato con voce stonatissima e in giapponese dalla protagonista malandrina. Le uniche sono scene superflue sono quelle successive ai titoli di coda, davvero brutte. Per il resto un film da vedere assolutamente (10)

Sex And Zen
Hong Kong, 1991. Di Michael Mak. Con Lawrence Ng, Kent Cheng, Xu Jin-Jang Xu. Genere: Commedia Erotica. Durata: 98’. Vietato Ai Minori Di 14 Anni.
Bello ma sfortunato in amore, un giovane pensa che sia tutta colpa della sua esigua misura del pene, decide di farsi trapiantare il membro di un cavallo, con il quale stupire le donzelle…ma la trama prenderà pieghe tragiche
un Michael Mak chiaramente ispirato dalla commedia erotica italiana (Lino Banfi, Alvaro Vitali, Edwige Fennech ecc.) ambienta situazioni e comicità becera dei suoi ispiratori italiani in Oriente, in un medioevo fin troppo malandrino. Il simpaticissimo protagonista si trova sempre in situazioni imbarazzanti (il suo pene, prima viene scarnificato a causa di una masturbazione con un anello, poi mangiato da un cane!) e in scene di sesso a dir poco acrobatiche (sull’altalena, su catene di ferro…in posizioni assolutamente assurde). Un film di gusto grottesco che non potrà mancare a tutti i cultori del genere erotico. Cala un po’ quando negli ultimi minuti si tramuta in un quasi melodramma, ma è un film che sa come sorprendere e ha le carte in regola per diventare un cult. Non male. (8)

Flower And Snake
Giappone, 2004. Di Takashi Ishii. Con Renji Ishibashi, Kenichi Endo. Genere: Erotico. Durata: 113’. Vietato Ai Minori Di 18 Anni.
Shizuko è una celebre ballerina, felicemente sposata con un uomo d’affari. Tra loro non mancano né amore né desiderio sessuale, ma un disastro sta per abbattersi sull’allegra coppia: un giorno un boss della yakuza fin troppo anziano si invaghisce di Shizuko e ordina i suoi uomini di tendere una trappola al marito della donna, che si verrà costretto a cedere la moglie per un giorno, che verrà sottoposta alle peggiori perversioni
Il film parte bene, sorretto da una trama che come tale, ha degli svolgimenti appropriati e personaggi azzeccati (la bodyguard di Shizuko), ma “Flower And Snake” cala proprio, quando dovrebbe rialzarsi: ovvero nella parte di sesso, che ricopre all’incirca l’80%. Anziché all’eccitazione, lo spettatore, in vista della povera Shizuko che è la vittima di una sorta di circo del sesso (con copiatura di “Eyes Wide Shut” di Kubrick), dal quale non può fuggire (tranne che nel finale, quando il film si tramuta in una sorta di thriller à la Park Chan-Wook). “Flower And Snake” è un film completamente privo di idee, sospeso tra perversioni al limite del disgustoso (dal pissing al latex) senza stuzzicare come altri film del filone, senza causare il minimo interesse. (5)

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